domenica 7 settembre 2014

Renzi si spacca la schiena e Tsipras ama i salotti?


Quando vedo Renzi in televisione mi viene spontaneo definirlo “er ganzo sculettante”. Sia che vada in bicicletta, sia che entri di corsa a Palazzo Chigi.  Mi sembra sempre pieno di salute, rapido, irrefrenabile, come chi non molla mai di un centimetro, sempre a schiena dritta, allenato, instancabile. Ieri, ad esempio, ha dimostrato che preferisce la compagnia di chi “si spacca la schiena”,
a quella di chi ama i “salotti” di Cernobbio, dove ogni anno si riuniscono autorità e politici europei, economisti, banchieri, industriali per accordarsi su come affrontare la crisi che stiamo atraversando. Renzi ha “snobbato” Cernobbio, e insieme al Presidente di Confindustria, Squinzi, ha preferito recarsi all’inaugurazione di una nuova fabbbica di rubinetti, aperta da un signore che con i rubinetti ha saputo fare miliardi, anche senza rompersi la schiena. Certo non è il solo. Chi non ricorda che qualche anno fa anche il Cav. Berlusconi amò definirsi un presidente “operaio”, e che anche Marchionne amò chiamarsi un “metalmeccanico”.
In compenso a Cernobbio ieri era presente Tsipras, a mostrare quanto sia stata infame la politica delle “riforme” imposte alla Grecia dall’Europa. Quelle riforme Renzi potrà farle tutto d’un colpo, o “un passo dopo l’altro”, ma quel che è certo è che se continuerà a chiedere “riforme” del lavoro, delle “ pensioni”, a tagliare il “grasso” che solo lui vede “colare” dalla Pubblica Amministrazione, tagliando i fondi della sanità, della scuola ecc... E ben presto vedremo l’Italia ben più a fondo della Grecia. Aumenterà l’evasione fiscale e la corruzione, aumenteranno i disoccupati e diminuiranno i salari. Al dilà delle chiaccchiere arroganti tutto contiunuerà come prima o peggiorerà. Secondo Bonanni, infatti, "i dipendenti statali non prendono un soldo da 8 anni e le assunzioni non si fanno da 15 anni".

Leggi il discorso di Tsipras:

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